Prorogata al 10 settembre la delega del recepimento della Corporate Sustainability reporting Directive. Il testo definitivo potrebbe essere pronto dopo la pausa estiva.
Il termine della delega per il recepimento della CSRD, previsto inizialmente il 6 luglio 2024, è prorogato al 10 settembre 2024. Tra i temi oggetto di confronto e approfondimento, lo spinoso tema delle sanzioni, il ruolo delle rappresentanze sindacali e alcune interpretazioni applicative al contesto italiano.
L’ultimo step del percorso di recepimento porta la data del 10 giugno, quando il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il Decreto legislativo relativo al recepimento della Direttiva UE 2022/2464, che rafforza ed estende gli obblighi di trasparenza in tema di sostenibilità imposti dalla precedente Direttiva UE 2014/95 e recepita in Italia con il D.lgs 254/2016.
Nel comunicato stampa diffuso dal Governo si pone l’attenzione su due aspetti:
– l’ampliamento dell’obbligo di trasparenza alla platea delle grandi imprese e a tutte le società quotate, eccetto le micro-imprese quotate
– l’aggiornamento della terminologia : da rendicontazione “non finanziaria” a rendicontazione “di sostenibilità, esplicitata come “ contenente informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sulle questioni di sostenibilità, nonché informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione».
Nel comunicato stampa si ribadisce, quindi, la stretta connessione tra dimensione economico-finanziaria e dimensioni ESG.
Sulla base dell’analisi condotta da Ropes & Gray n collaborazione con altri studi legali europei (CSRD Transposition Tracker), sono 8 i Paesi che hanno già adottato leggi per attuarla, almeno in parte, e altri 8 hanno proposto normative di recepimento.
Attendiamo dunque di poter leggere il testo finale del D. lgs su Gazzetta Ufficiale, a questo punto dopo la pausa estiva!